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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Mostre permanenti dedicate a Raffaello allestite in Italia.

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Nato a Urbino nel 1483, Raffaello Santi è stato uno dei pittori italiani del Rinascimento più prolifici e maggiormente richiesto dai magnati del suo tempo. Figlio d’arte, fu avviato alla pittura dal padre anche se fu nella bottega del Perugino, il maestro rinascimentale di Città della Pieve, che Raffaello mostrò in pieno il suo talento che, in breve tempo, lo portò prima a Firenze, quindi a Roma. Qui mise in evidenza anche le sue doti di architetto, prestando servizio per i papi Giulio II e Leone X. Per chi volesse percorrere un viaggio attraverso le opere di Raffaello presenti in Italia, il tour non può non cominciare dalla città natale dell’artista. Mostre Raffaello ad Urbino Ad Urbino, infatti, si trova la Madonna del Bambino, quello che si ritiene fu il suo primo affresco dipinto nella stanza in cui, con ogni probabilità, è nato. Sempre a Urbino, alla Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale è esposta, invece, La muta. Il Palazzo Ducale di Urbino ospiterà, d

Mostre permanenti dedicate a Caravaggio allestite in Italia.

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Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è uno dei pittori più amati al mondo. Figura dalla vita controversa, il suo talento, nei secoli, è riuscito a mettere tutti d’accordo circa la grandezza del personaggio. Considerato il primo grande autore della scuola barocca italiana, la vita di Caravaggio è stata segnata da momenti differenti, spesso coincidenti con i suoi viaggi in Italia. Dagli esordi milanesi alla maturità a Roma, fino all’ultimo periodo in cui la sua attività si concentrò tra Napoli, Malta e la Sicilia. Mostre Caravaggio nel Mondo Nonostante la breve durata della sua vita (Caravaggio morì a 39 anni), il pittore lombardo ha prodotto un numero incredibile di tele esposte nei più importanti musei del mondo: il Louvre a Parigi, l’Ermitage a San Pietroburgo, il Prado a Madrid, la Royal Gallery e la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Musée des Beaux Arts di Rouen, il Metropolitan Museum di New York e il Museo della Co-Cattedrale di S.G

WiMu il più innovativo museo del vino d’Italia.

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Non poteva che nascere a Barolo il più innovativo museo del vino d’Italia . Qui è nato oltre 250 anni fa quello che è riconosciuto come il «re dei vini»: e precisamente nel 1751, quando si ha notizia per la prima volta di un vino denominato “Barol”. Si inaugura domenica 12 settembre al Castello Falletti di Barolo il WiMu - Museo del Vino.  A salutare l’apertura saranno quattro giorni di spettacoli ed eventi dal titolo “Aspettando Barolo”, da giovedì 9 a domenica 12 settembre. In programma concerti con grandi nomi del panorama musicale, spettacoli di teatro e performance di artisti di strada a Barolo e nelle più belle località delle Langhe. Il castello dei marchesi Falletti nel cuore dell’abitato di Barolo apre le sue storiche sale per ospitare un museo che aggiunge un tassello fondamentale all’offerta turistica, culturale ed enogastronomica di questa terra acclamata come meta da visitatori e buongustai di tutto il mondo. Il WiMu – Museo del Vino nasce dall’accordo tra Regione Piemont

ll Museo Valdese di Torre Pellice è il capofila del sistema museale eco-storico delle valli valdesi che comprende una decina di musei.

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Vi sono conservati una copia della famosa Bibbia di Olivetano (1535, prima traduzione in france­se della Bibbia), la colubrina del capitano Giosué Gianavello, vari cimeli del generale Beckwith, una raccolta di armi usate nelle guerre di religione a cui sono stati costretti i Valdesi, tra cui una serie di "beidane", il pulpi­to e le panche del tempio settecentesco di Villasecca, banchi, cattedra e pallottoliere prove­nienti da una delle scuole Beckwith (1800), ol­tre a numerosi attrezzi agricoli, mobili, arredi e corredi della comunità nei secoli. Via Beckwith 3 1066 Torre Pellice (Torino) Tel 0121/932566 orari:   giovedì, sabato e domenica 15.00/18.00 altri giorni su prenotazione   Sorto fin dal 1889 in altra sede, si è trasferito nell'ex Convitto valdese eretto nel 1922 in me­moria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e dal 1991, ampliatesi con la sezione etnografi­ca, il museo di Torre Pellice è di fatto l'istitu­zione cui f