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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Il Museo Geo-Speleologico di Cuneo comprende numerose raccolte provenienti dalle cavità naturali del territo­rio.

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Il museo, trasferitosi nel palazzo municipale nel 1974, comprende numerose raccolte provenienti dalle cavità naturali del territo­rio.  Fossili di animali vertebrati ed invertebrati, sta­lagmiti e stalattiti, diversi tipi di minerali, microfossili, oggetti litici, ceramiche, flora fossile, sono testi­monianze di una vita manifestatasi in età preistori­ca nella quale è dato rinvenire tracce di presenza umana.  PiazzaGiorgio Carrara 131 12075  Garessio (Cuneo) Orari: su richiesta chiuso sabato e domenica Tel 0174/803130 Fra i reperti più interessanti ricordiamo una ammonite di quaranta centimetri di diametro, un tronco di pino fossile, un corallo nero fossile, due granchi fossili del periodo Carbonifero, uno schele­tro di orso bruno, una rosa del deserto e un esem­plare di roccia calcarea proveniente dall'Algeria. Nel museo è compresa una sezione archeologica che comprende reperti di età etrusca e romana. Ospitato nell’ampio salone a pian

Museo dell'Ombrello e del Parasole dedicato ad un accessorio banale, ma che ha origini lontane.

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L'ombrello sarà anche un accessorio banale, ma ha origini lontane. Fu infatti inventato nella Cina di cinquemila anni fa e utilizzato come "tetto ambulante" che veniva tenuto sulla testa di imperatori e sacerdoti come simbolo religioso e di potere.    Antichi rilievi assi­ri conservano l'immagine del re in corteo, pittu­re etrusche riproducono personaggi riparati sot­to un ombrello; in Grecia, attributo delle divi­nità, veniva portato nelle processioni dedicate agli dei; sopravvissuto nell'uso liturgico della Chiesa, soltanto nel XV secolo lo si recuperò co­me riparo dalla pioggia o dal sole. Via Golf Panorama 2 28040 Gignese (Verbania) tel. 0323/20067 orari: 10.00/12.00 -15.00/18.00 chiuso lunedì Website del Museo dell'Ombrello e il Parasole Da qusto si riparavano, in Francia, le dame del XVII secolo, che proteggevano il candore del loro incarnato con vezzosi parasole ricamati che tenevano in ombra il volto. Natur

Museo del Fungo e di Scienze Naturali a Boves: funghi rarissimi, spugnole di altezza straordinaria, funghi velenosi, una raccolta appassionata.

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Sono tre i motivi per cui pensiamo si debba visitare questo museo.  Il primo è Boves, delizioso paese del cuneese, abi­tato da gente forte che non tremò nemmeno di fronte alle rappresaglie naziste. Il secondo è la collezione di funghi. Si tratta di duecentoquaranta specie in mostra e di ben mille esemplari tutti da vedere e tutti da studiare, almeno per chi vuole imparare la segreta arte del cercatore di funghi. Ma c'è un terzo motivo, diciamo così artistico, per cui questo museo ci sembra irrinunciabile, il lavoro di Mario Strani. Piazza Barelli 6 12012 Boves (Cuneo) tel. 0171/380859 orari: 10.00/17.00 a richiesta per gruppi Castello di Castellar 12030 Castellar (Cuneo) tel. 075/76141 Website del Museo della Marionetta I funghi esposti nelle vetrine non sono autentici, per la semplice ragione che dopo qualche tempo sa­rebbero irriconoscibili. Dunque occorrono dei "modellini". E qui sono intervenute la

Museo dell'Enoteca Regionale Piemontese dedicato all'arte del bere a Grinzane Cavour, patria dei vini piemontesi.

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Dove poteva nascere un museo dedicato all'arte del bere se non a Grinzane Cavour, nella patria dei vini piemontesi e del tar­tufo? E infatti, proprio qui, ha sede un'enoteca-museo piena di sorprese e senz'altro degna di una visita accurata. Nello storico castello di Grinzane è infatti possibile gustare o acquistare Baroli, Barbera e grappe loca­li, tutti controllati e garantiti da un apposito Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba che ha la responsabilità della gestione tecnica della mostra e sovrintende a tutte le attività dell'Enoteca. Il museo ha sede nel cuore stesso del castello. Via Castello 5 12060 Grinzane Cavour (Cuneo) tei. 0173/262159 orario estivo: 9.00/12.00-14.30/18.30  orario invernale: 9.00/12.00- 14.00/18.00 chiuso martedì e il mese di gennaio I suoi saloni offrono scorci suggestivi e sono suddi­visi in modo razionale. In un'ala è collocata la col­lezione dei cimeli cavouriani. In un'altra sezione è conser

Museo della Marionetta, un mondo di curiosità in miniatura, sospeso tra gioco e magia del teatro.

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Un mondo di curiosità in miniatura, sospeso tra gioco e magia del teatro: è il regno delle marionette che trova sede nel Teatro-Museo Gianduja.  Torino vanta un Museo della Marionetta che è certamente tra i maggiori d'Italia. Raccoglie, nelle sale di esposizione annesse al Teatro Gianduja, i cimeli della famiglia Lupi, celebre dinastia di marionettisti, attiva a Torino da più di due secoli e ancora oggi delizia grandi e piccini con i propri spettacoli di animazione a fili. Scendere per una visita nei sotterranei della chiesa di Santa Teresa che, dopo ripetute e profonde ristrutturazioni, accolgono Teatro e Museo in un complesso organico e funzionale, riserva una felicissima sorpresa. Vi sono esposte centinaia di marionette, dalle più preziose, antiche quasi due secoli, alle più recenti, realizzate nei primi decenni del '900. La pregevole raccolta della famiglia Lupi, accumulata nei 200 anni della sua attività, annovera oltre 5000 pezzi tra cui centinaia d

Museo della Civiltà Contadina e della Coltivazione del Riso, composto prevalentemente da oggetti e attrezzi legati alla tradizione dei campi ed alla vita rurale.

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Il museo, attualmente in fa­se di risistemazione delle sale e del materiale esposto, è gestito dall'Ente Parco Fluviale del Po e dell'Orba di Valenza (Alessandria) e unico nel suo genere, per ora, vuole essere una vera testimonianza di quella che è stata la vita in risaia prima dell'avvento della meccanizzazione. La valenza didattica è tutta nello spirito che è alla base di una tale istituzione e cioè la possibilità di tramandare valori , modi di vita, tradizioni e storia di un territorio a generazioni che vivono ben altra realtà e in tempi in cui la memoria và sempre più accorciando i suoi limiti di estensione temporale. Cascina Pobietto 15025 Morano Po (Alessandria) 0834/84676  orari: su richiesta --> Interessante, in proposito, la parte storica rappresentata dal complesso rurale della "Grangia di Pobietto" (con resti dell'insediamento monastico dell'Abbazia di Lucedio). Suddivisa in tre percorsi, agricolo, sto