Il Museo Correale Terranova, è un gioiellino ricco di reperti archeologici.
Il Museo Correale Terranova, è un gioiellino ricco di reperti archeologici e opere d’arte interessanti, dipinti risalenti al XVII secolo e una collezione di preziose porcellane di Capodimonte. Il museo è ospitato in una villa storica che fu residenza estiva della famiglia Correale.
Questa splendida dimora è dotata di un parco spettacolare, dove immergersi nel verde passeggiando tra le conifere mediterranee e piante secolari, sarà semplicemente meraviglioso.
La visita al Museo suscita interesse ed attenzione, sia per gli appassionati di pittura che per gli amatori di oggetti d'arte decorativa e archeologica, quest'ultima documenta le antiche radici storiche della città di Sorrento.
Inoltre, la collezione di mobili e scrigni intarsiati con legni rari ed esotici è la testimonianza di un tipico artigianato locale, che, soprattutto nell'Ottocento, raggiunse notevoli livelli di virtuosismo tecnico. La sezione dei dipinti spazia dal XV al XIX secolo, seppur il nucleo fondamentale è costituito dalla collezione di nature morte di scuola napoletana del Sei e Settecento e dal cospicuo gruppo di paesaggi della scuolam di Posillipo, due fonti insostituibili per l'approfondimento degli studi su questi splendidi momenti della civiltà figurativa meridionale.
Ma il Correale risplende ancor più per i preziosi arredi che un tempo adornavano la dimora della nobile famiglia: stipi impiallacciati di ebano o di tartaruga, pregevoli prodotti di ebanisteria napoletana del XVII secolo; cassettoni settecenteschi, arricchiti con incastonature di bronzo dorato e ripiani in commessi marmorei; preziosi mobili a cineserie di manifattura inglese del primo quarto del Settecento, ed ancora orologi francesi, tedeschi e svizzeri con montature in bronzo dorato ed intarsi in madreperla e pietre dure; vetri di Murano; cristalli di Boemia, tessuti, maioliche e porcellane.
La collezione di ceramiche comprende una cospicua campionatura di rari esemplari delle più note fabbriche italiane e straniere: dalle maioliche abruzzesi di Grue a quelle francesi di Marsiglia; dalle porcellane cinesi bianche e blu a quelle tedesche, tra cui emerge il gruppo della manifattura di Meissen, da quelle francesi di Saint-Cloud e Sèvres a quelle inglesi di Bow e Chelsea.
Ma è il nucleo delle porcellane napoletane a costituire il fiore all'occhiello di questa raccolta, in quanto annovera rari esemplari della manifattura di Capodimonte e preziosi servizi in porcellana dipinta e dorata della Real Fabbrica di Napoli, nonché vasellame in terraglia Giustiniani dei primi decenni del XIX secolo. Infine, ma non per importanza, è la presenza nel Museo di una importante Biblioteca specialistica.
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