Chiesa di San Francesco d'Assisi (Calabria)

Il borgo di Gerace, in provincia di Reggio Calabria, si eleva a 470 metri di altezza, su una collina di pietra arenaria, a metà strada tra il mare Jonio e le montagne del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Dal 2015 è inserito tra i Borghi più Belli d’Italia. Tra i molti luoghi di culto, che valsero al borgo il soprannome di “Città delle cento chiese”, troviamo il convento e la chiesa di San Francesco d'Assisi, costruiti tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento sui resti di un precedente edificio romanico, collocati all’estremità nord-ovest della rupe di Gerace. Il sito rappresenta uno dei più importanti monumenti della storia monastica calabrese e uno dei più antichi edifici dell'ordine francescano del Sud Italia. Durante l’occupazione francese del 1806 il convento fu abbandonato dai frati che, prevedendone la confisca, portarono con sé opere e beni. Il complesso venne successivamente restaurato e adibito a carcere fino al 1897 e poi destinato a vari altri usi: mulino, frantoio e abitazioni civili. Nei primi anni del XIX secolo la chiesa venne poi sconsacrata e subì gravi danni nel terremoto del 1908. Il complesso architettonico si presenta come un insieme di strutture distinte: tra queste emerge la chiesa, cui si affiancano la torre campanaria, il chiostro con il pozzo, il portico e un locale interrato. L’esterno della chiesa è caratterizzato da mura alleggerite da alte e strette finestre, dette monofore archiacute strombate, e da un imponente portale trecentesco con decorazioni di ispirazione arabo-normanna. All’interno, l’edifico vanta linee architettoniche semplici e presenta un’unica navata con soffitto ligneo a capriate. Nel presbiterio quadrangolare, coperto da una volta stellata a otto vele, è collocato il sarcofago di Nicola Ruffo di Calabria, datato 1372-1374 e realizzato da botteghe napoletane attive presso la corte angioina. Magnifici esempi di barocco calabrese sono l’arco trionfale e l’altare maggiore del XVII secolo a tarsie marmoree, con formelle che riproducono elementi fitomorfi, zoomorfi e paesaggistici.

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