Saperi e rappresentazioni del territorio a Torino, 1848-1911.
Fino al 29 marzo 2015 il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino ospita la mostra «Immaginare la nazione. Saperi e rappresentazioni del territorio a Torino, 1848-1911».
Un evento di grande valore scientifico che si realizza grazie al contributo della Compagnia di San Paolo. Obiettivo della mostra è illustrare il ruolo svolto dall’ambiente culturale torinese nel processo di costituzione e diffusione della conoscenza storica e geografica dell’Italia tra Ottocento e Novecento, onde fornire una ulteriore legittimazione nazionale al nuovo stato.
Il percorso della mostra, articolato in cinque sezioni:
Il mito dinastico sabaudo
La nazionalità italiana e gli esuli
Conoscenza, rappresentazione e governo del territorio
Divulgare l’immagine della nazione
Nazione e territorio nelle grandi esposizioni
La mostra è allestita nel corridoio della Camera del Parlamento Italiano, al Museo Nazionale del Risorgimento.
In esposizione 169 pezzi provenienti dalle più importanti istituzioni storico culturali di Torino e del Piemonte. Oltre al Dipartimento di Studi Storici dell’Università e al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, hanno contribuito quali enti prestatori l’Archivio fotografico della Fondazione Torino Musei, l’Archivio Storico della Città di Torino, la Biblioteca Bobbio, settore antichi e rari - fondo Solari, la Biblioteca Civica di Biella, la Biblioteca di Scienze letterarie e filologiche del Dipartimento di Studi umanistici, la Biblioteca Reale, il Centro Documentazione del Museo Nazionale della Montagna, il Centro Studi Generazioni e Luoghi - Archivi Alberti La Marmora di Biella, la Fondazione Sella o.n.l.u.s., la Fondazione Tancredi di Barolo, la Biblioteca Nazionale Universitaria, il Museo Regionale di Scienze Naturali, e il Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino.
Numerose le tipologie degli oggetti in mostra: ritratti, libri, riviste, bozzetti, foto, opere artistiche e naturalmente mappamondi, atlanti e carte geografiche. Da segnalare, in particolare, i materiali relativi alle spedizioni al Polo Nord del Duca degli Abruzzi del 1899-1900, la prima perforatrice pneumatica utilizzata per la realizzazione del traforo del Fréjus e un plastico geologico fino ad ora mai esposto.
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