La storia dei musei del Piemonte si fa risalire al '700 con le prime raccolte scientifiche universitarie.
Esistono in Piemonte oltre 100 musei, statali, civici, privati, ecclesiastici. La storia dei musei del Piemonte si fa risalire al '700, con l'istituzione del Lapidario ad opera di Scipione Maffei, e le prime raccolte scientifiche universitarie.
Con Carlo Alberto, Torino si dota di strutture analoghe a quelle delle altre capitali europee: nascono così la Galleria Sabauda, l'Armeria Reale, il Museo di Antichità. Anche in provincia le prime collezioni risalgono all'800 (il Lapidario di Novara, il Museo Craveri a Bra, una piccola raccolta numismatica a Rimella), ma è con l'Unità d'Italia che sorgono i primi veri e propri istituti di conservazione.
In Piemonte esistono decine e decine di musei. Ce ne sono di grandi e famosi (come il Museo Egizio di Torino), ma molti altri sono piccoli e poco noti sebbene custodiscano raccolte insolite o curiose costruite attorno ai più vari argomenti.
E' impossibile tracciarne qui una mappa precisa, ma in un rapido excursus ve ne segnalo brevemente alcuni. Cercando di puntare l'attenzione non sui musei dei capoluoghi, ma soprattutto su istituzioni provinciali considerate "minori" che meritano invece d'essere maggiormente conosciute. Sintetiche schede che riportano indirizzo, periodi ed orari di apertura, recapiti telefonici etc si trovano nel sito Internet della Regione Piemonte.
Museo Pietrro Micca
Museo Nazionale della Montagna
Museo Giuseppe Pellizza da Volpedo
Con Carlo Alberto, Torino si dota di strutture analoghe a quelle delle altre capitali europee: nascono così la Galleria Sabauda, l'Armeria Reale, il Museo di Antichità. Anche in provincia le prime collezioni risalgono all'800 (il Lapidario di Novara, il Museo Craveri a Bra, una piccola raccolta numismatica a Rimella), ma è con l'Unità d'Italia che sorgono i primi veri e propri istituti di conservazione.
In Piemonte esistono decine e decine di musei. Ce ne sono di grandi e famosi (come il Museo Egizio di Torino), ma molti altri sono piccoli e poco noti sebbene custodiscano raccolte insolite o curiose costruite attorno ai più vari argomenti.
E' impossibile tracciarne qui una mappa precisa, ma in un rapido excursus ve ne segnalo brevemente alcuni. Cercando di puntare l'attenzione non sui musei dei capoluoghi, ma soprattutto su istituzioni provinciali considerate "minori" che meritano invece d'essere maggiormente conosciute. Sintetiche schede che riportano indirizzo, periodi ed orari di apertura, recapiti telefonici etc si trovano nel sito Internet della Regione Piemonte.
Museo Pietrro Micca
Se avete poco tempo e poco danaro (in parecchi casi l'ingresso è gratuito) potrete visitare questi piccoli musei durante i week end, magari approfittando anche della possibilità di abbinare una piacevole sosta tra il verde di parchi, riserve naturali, giardini botanici di cui il Piemonte è ricco. Informazioni in proposito: presso il Centro di documentazione e ricerca sulle aree protette del Piemonte, tel. 011/6408035 e fax 6408514, o anche in questo caso nel sito web della Regione.
Nella frazione Pessione di Chieri, a due passi da Torino, c'è lo splendido Museo Martini di storia dell'enologia. Ad Agliè si trovano l'imponente Castello Ducale - con un bel giardino, appartamenti storico-artistici e interessanti raccolte d'arte e d'archeologia - e la villa un tempo di Guido Gozzano. Ancora nella provincia torinese, interessanti i Musei Valdesi della Valle Angrogna e il Museo storico valdese della Balsiglia: i primi si trovano ad Angrogna nelle frazioni Odin Bertot, Prassuit Vernè, Serre; l'altro, appunto a Balsiglia, è dedicato al rimpatrio dei valdesi in Piemonte dopo l'espulsione del 1655. Allo stesso filone appartengono il Museo storico Valdese di Torre Pellice su storia e cultura dei valdesi in Piemonte, il Museo Valdese di Pramollo (dall'800 agli inizi del '900), il vicino Museo Valdese di S. Germano Chisone e il Museo di Prali e della Val Germanasca, con elementi di etnografia delle valli valdesi ed esemplari di flora, fauna, minerali.
Nella frazione Pessione di Chieri, a due passi da Torino, c'è lo splendido Museo Martini di storia dell'enologia. Ad Agliè si trovano l'imponente Castello Ducale - con un bel giardino, appartamenti storico-artistici e interessanti raccolte d'arte e d'archeologia - e la villa un tempo di Guido Gozzano. Ancora nella provincia torinese, interessanti i Musei Valdesi della Valle Angrogna e il Museo storico valdese della Balsiglia: i primi si trovano ad Angrogna nelle frazioni Odin Bertot, Prassuit Vernè, Serre; l'altro, appunto a Balsiglia, è dedicato al rimpatrio dei valdesi in Piemonte dopo l'espulsione del 1655. Allo stesso filone appartengono il Museo storico Valdese di Torre Pellice su storia e cultura dei valdesi in Piemonte, il Museo Valdese di Pramollo (dall'800 agli inizi del '900), il vicino Museo Valdese di S. Germano Chisone e il Museo di Prali e della Val Germanasca, con elementi di etnografia delle valli valdesi ed esemplari di flora, fauna, minerali.
A Carmagnola, nel parco della cascina Vigna, il Museo Civico di Storia naturale è un centro specificamente attrezzato per la didattica: contiene reperti di mineralogia, paleontologia etc. Il Museo delle genti delle Valli di Lanzo di Ceres raccoglie esempi di cultura materiale, artigianato, flora, fauna, mineralogia locale. A Pinerolo, il Museo nazionale dell'Arma di Cavalleria (con biblioteca specializzata) ne racconta la storia e le tradizioni dal '600 ad oggi. Da non perdere, poi, una visita ad uno straordinario museo accessibile senza vincoli di orario: il Museo d'arte contemporanea all'aperto, con opere affrescate o allestite nelle strade e nelle piazze di Maglione Canavese.
Museo Meleto
Ad Alessandria c'è il singolare Museo del cappello (raccolta storica della ditta Borsalino), e per gli appassionati di storia i cimeli napoleonici e il plastico ospitati dal Museo della battaglia di Marengo (frazione Spinetta Marengo). A Casale Monferrato si trovano un Museo Civico con pinacoteca ed un Museo d'arte e storia ebraica con arte e arredi liturgici delle comunità israelitiche del Piemonte.
Della provincia di Asti citiamo almeno a Castagnole Lanze il Museo della civiltà contadina dell'Alto Monferrato e Bassa Langa, a Nizza Monferrato i Musei Bersano delle contadinerie e delle stampe sul vino, a Cisterna d'Asti (nel Castello medioevale) il Museo arti e mestieri di un tempo.
Ricca di sorprese museali pure la provincia di Cuneo. Eccone alcune: il Museo delle uniformi del Regio Esercito Italiano nel castello di Castellar, il Museo della civiltà contadina nel castello di Barolo che è sede di enoteca regionale così come il Castello di Grinzane Cavour anch'esso allestito a museo; a Boves il Museo del fungo poi allargato alle scienze naturali in genere e il Museo etnografico delle Alpi Occidentali nella cascina Marquet, a Dogliani il Museo archeologico e a Garessio il Museo Geo-speleologico, il Museo di arti e tradizioni popolari nel Castello di Magliano Alfieri, il Museo degli usi della gente di montagna in frazione Serra di Pamparato e il Museo etnografico Coumboscuro (a Monterosso Grana) che documenta vita e civiltà nelle valli provenzali del cuneese.
Della provincia di Asti citiamo almeno a Castagnole Lanze il Museo della civiltà contadina dell'Alto Monferrato e Bassa Langa, a Nizza Monferrato i Musei Bersano delle contadinerie e delle stampe sul vino, a Cisterna d'Asti (nel Castello medioevale) il Museo arti e mestieri di un tempo.
Ricca di sorprese museali pure la provincia di Cuneo. Eccone alcune: il Museo delle uniformi del Regio Esercito Italiano nel castello di Castellar, il Museo della civiltà contadina nel castello di Barolo che è sede di enoteca regionale così come il Castello di Grinzane Cavour anch'esso allestito a museo; a Boves il Museo del fungo poi allargato alle scienze naturali in genere e il Museo etnografico delle Alpi Occidentali nella cascina Marquet, a Dogliani il Museo archeologico e a Garessio il Museo Geo-speleologico, il Museo di arti e tradizioni popolari nel Castello di Magliano Alfieri, il Museo degli usi della gente di montagna in frazione Serra di Pamparato e il Museo etnografico Coumboscuro (a Monterosso Grana) che documenta vita e civiltà nelle valli provenzali del cuneese.
Museo Nazionale della Montagna
A Gignese, nell'alto Verbano, c'è il Museo dell'ombrello e del parasole. A pochi chilometri da Domodossola, ai confini con la Svizzera, il Museo dello spazzacamino allestito a S. Maria Maggiore racconta costumi e mestieri tradizionali della Val Vigezzo e a Crodo la Casa Museo della Montagna illustra l'etnografia delle valli Antigorio e Formazza. Interessanti anche a Verbania il Museo del paesaggio con pinacoteca e collezione di archeologia, e a Macugnaga il Museo Storico (in località Staffa) e l'Alts Walserhuus Ban Zer Burfuggu (il primo è una baita Walser del XVIII sec., il secondo un'abitazione tradizionale del primo '600 nelle cui vicinanze si può visitare un'antica miniera aurifera).
Eccoci a Stresa, sul lago Maggiore: oltre agli appartamenti storici ed ai suoi celebri giardini il Palazzo Borromeo dell'Isola Bella accoglie quadri, arredi, arazzi, armi, nuclei di archeologia, mentre il Palazzo Borromeo dell'Isola Madre è circondato da un parco con rarità botaniche e oltre a quadri ed arredi antichi custodisce collezioni di bambole e ceramiche, nonché una notevole raccolta di scene, fondali e marionette degli inizi '800.
Eccoci a Stresa, sul lago Maggiore: oltre agli appartamenti storici ed ai suoi celebri giardini il Palazzo Borromeo dell'Isola Bella accoglie quadri, arredi, arazzi, armi, nuclei di archeologia, mentre il Palazzo Borromeo dell'Isola Madre è circondato da un parco con rarità botaniche e oltre a quadri ed arredi antichi custodisce collezioni di bambole e ceramiche, nonché una notevole raccolta di scene, fondali e marionette degli inizi '800.
Museo Giuseppe Pellizza da Volpedo
Un Walsermuseum, in un'abitazione del XVII sec., c'è anche ad Alagna Valsesia. Intorno a Vercelli troviamo poi, fra i tanti: a Borgosesia il Museo del folklore valsesiano ed il Museo di paleontologia e paletnologia, a Livorno Ferraris il Museo Sacrario "Galileo e Adamo Ferraris" con documenti sul fisico scopritore del campo magnetico rotante e sul fratello Adamo volontario garibaldino, a Rosazza la Casa Museo della storia, del costume e delle tradizioni dell'alta Valle del Cervo, a Trino il Museo Civico con reperti archeologici e documenti sulla storia, l'arte locale, l'attività delle tipografie trinesi.
Commenti
Posta un commento