Il Museo Manzoniano ha sede nella casa dove tutto sembra conservarsi nel tempo.

museo manzonianoIl Museo Manzoniano ha sede nella casa di via Morone 1, nella quale lo scrittore visse con la famiglia dal 1814 al 1873, anno della sua morte.

Dal 1937 la Casa del Manzoni e la sua attività culturale sono dirette dal Centro Studi Manzoniani, che negli anni Sessanta ha curato i restauri dell'appartamento, riportandolo alla planimetria originale.

Tra le mura della casa del Manzoni tutto sembra conservarsi nel tempo. Non può lasciare indifferenti una passeggiata nelle stanze dove sono nate opere che hanno segnato tutta la letteratura italiana successiva.

Tutti a scuola hanno studiato i “Promessi Sposi” e “Il Cinque Maggio”.

È intatta la scrivania dove l’autore lavorava, nello studio in cui ricevette Garibaldi nel 1862 e Verdi nel 1868. E ancora ritratti, stampe, cimeli, custoditi e donati da storici e collezionisti come Pietro Brambilla.
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La residenza di via Morone, dove l’autore visse con la famiglia dal 1814 al 1873, era uno dei più ambiti salotti letterari della città. Lì si incontravano intellettuali come Tommaso Grossi, Antonio Rosmini, Luigi Rossari, Giovanni Berchet ed Ermes Visconti. Questa storica dimora è oggi un museo dedicato.
Il giardino fu una delle ragioni che determinarono l’acquisto della casa da parte del Manzoni, che si dilettava di botanica e di giardinaggio.

In casa Manzoni, Tommaso Grossi aveva il suo studio e vi coabitò a lungo, trovandovi buona ospitalità.
All’interno della casa del Manzoni si effettuavano sedute spiritiche ed esperimenti di magnetismo, allora di moda. Queste pratiche furono introdotte in casa Manzoni da Stefano Stampa, figlio di Donna Teresa, seconda moglie del Manzoni.

La raccolta delle prime edizioni manzoniane che si trova presso il “Centro Nazionale Studi Manzoniani” non è quella originale, di proprietà dell’autore, ma un dono degli eredi Treccani.
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All'interno del Palazzo sono state realizzate opere di bonifica ambientale e di abbattimento delle barriere architettoniche in funzione della fruizione pubblica. È stato progettato e installato un impianto di ascensore per disabili, rispondente alle norme per gli edifici non residenziali (D M 236 14/6/89), ad azionamento oleodinamico con struttura portante in acciaio e cabina in lamiera elettrozincata rivestita da acciaio inox satinato.
--> Su alcuni solai lignei sono stati effettuati interventi di rinforzo strutturale adottando il sistema Peter Cox, con tralicci LPS e connettori Flap. Il sistema prevede la posa di una cappa in cls collaborante all'estradosso, che incrementa sensibilmente le prestazioni del solaio, il quale resta inalterato all'intradosso, senza richiedere demolizioni o nuove putrelle.

I saggi stratigrafici condotti hanno confermato I'assenza di decorazioni originali di pregio sulle superfici interne delle pareti, che sono state quindi tinteggiate a nuovo. Sono state invece riportate alla luce alcune decorazioni pittoriche sui soffitti lignei. Anche i serramenti in legno originali sono stati recuperati tramite riparazione puntuale di componenti e accessori. Le lastre in cemento amianto sono state asportate previa sigillatura con prodotto a base di acetato di polivinile.
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INDIRIZZO:
Via Gerolamo Morone, 1 - 20121 Milano
ORARI:
Da martedì a venerdì: 09:00-12:00, 14:00-16:00
Chiuso lunedì, sabato e domenica
INFORMAZIONI BIGLIETTO:
Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria per i gruppi (max 25 persone).
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