Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci": il Monastero.
Nato per ospitare i monaci dell'ordine degli Olivetani, il corpo centrale del Museo è stato costruito agli inizi del '500 come monastero.
Il Convento Benedettino diventa Monastero Olivetano.
I monaci Olivetani, già proprietari di fiorenti comunità alle porte di Milano, prendono possesso delle vecchie strutture del convento benedettino e della basilica di San Vittore al Corpo, (oggi visitabile con accesso da piazza San Vittore) ormai in declino, a partire dal 1507.
E poiché l'antico convento benedettino doveva proprio essere mal ridotto, subito dopo il loro insediamento, provvidero a metter mano alla rifabbrica, meglio ad un vero e proprio ampliamento.
Il 31 marzo 1560 si dà inizio alla realizzazione della nuova chiesa al posto dell'antica basilica medioevale e, nell'ambito del più vasto programma di lavori, vengono progettati ampliamenti oltre ai chiostri principali prospettanti sui cortili secondari.
La conversione in ospedale militare sotto Napoleone.
L'8 giugno 1805 con decreto napoleonico viene disposto che il monastero venga convertito in ospedale militare.
Sotto la soprintendenza del colonnello del Genio si avviano i lavori per adeguare gli ambienti conventuali alle nuove esigenze militari. I lavori si concludono tra il 1807 e il 1808.
Trasformato in caserma dall'esercito italiano.
Negli anni successivi l'ospedale lascia il posto alla Caserma delle Voloire.
L'esercito francese cedette il quartiere a quello austriaco; poi giunse l'esercito italiano con i Cavalleggeri, infine con il glorioso 27° Reggimento Artiglieria da Campagna.
Nella cartografia dell'epoca troviamo l'edificio con la sua nuova denominazione Caserma Villata.
L'esercito italiano continuò ad usare del vecchio Monastero secondo i suoi particolarissimi bisogni, aggiungendo tramezze, aprendo e chiudendo aperture, ovunque distendendo più e più mani di scialbo sulle immense pareti.
Ma i segni della antica opulenza erano davvero scomparsi: tramezzate le navate della grande biblioteca, ridotto a dormitorio il maestoso refettorio.
1943: i bombardamenti su Milano
Quando nell'agosto del 1943 i bombardamenti su Milano colpirono l'edificio, nonostante fosse già disposto il trasferimento della caserma nella Cittadella delle Milizie di Baggio, l'esercito ne era ancora ospite.
Per un paio d'anni, la Caserma Villata non esistette se non come cava di materiale; le intemperie si incaricarono di fare il resto. Le volte dei chiostri, delle gallerie e dei locali minori, rimaste senza protezione, andavano inzuppandosi di acque; il gelo ed il torrido sole procuravano frane e crolli; doveva riuscire persino pericoloso avventurarsi ad esplorare il vastissimo campo di muri smozzicati e ormai abbandonati alla più completa rovina.
Nasce il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica
Il 27 aprile 1947 al numero civico 17 di via S. Vittore viene esposto il cartello che annuncia la nascita del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica.
Tre mesi più tardi vengono deliberati i lavori che verranno realizzati in due lotti: il primo affidato all'impresa Cugini Cerutti destinato a bloccare il processo di decadimento e a mettere in sicurezza la fabbrica; il secondo affidato all'Impresa Giovanni Bertani che realizzerà il progetto dell'architetto Portaluppi di riconversione a museo.
Il Convento Benedettino diventa Monastero Olivetano.
I monaci Olivetani, già proprietari di fiorenti comunità alle porte di Milano, prendono possesso delle vecchie strutture del convento benedettino e della basilica di San Vittore al Corpo, (oggi visitabile con accesso da piazza San Vittore) ormai in declino, a partire dal 1507.
E poiché l'antico convento benedettino doveva proprio essere mal ridotto, subito dopo il loro insediamento, provvidero a metter mano alla rifabbrica, meglio ad un vero e proprio ampliamento.
Il 31 marzo 1560 si dà inizio alla realizzazione della nuova chiesa al posto dell'antica basilica medioevale e, nell'ambito del più vasto programma di lavori, vengono progettati ampliamenti oltre ai chiostri principali prospettanti sui cortili secondari.
La conversione in ospedale militare sotto Napoleone.
L'8 giugno 1805 con decreto napoleonico viene disposto che il monastero venga convertito in ospedale militare.
Sotto la soprintendenza del colonnello del Genio si avviano i lavori per adeguare gli ambienti conventuali alle nuove esigenze militari. I lavori si concludono tra il 1807 e il 1808.
Trasformato in caserma dall'esercito italiano.
Negli anni successivi l'ospedale lascia il posto alla Caserma delle Voloire.
L'esercito francese cedette il quartiere a quello austriaco; poi giunse l'esercito italiano con i Cavalleggeri, infine con il glorioso 27° Reggimento Artiglieria da Campagna.
Nella cartografia dell'epoca troviamo l'edificio con la sua nuova denominazione Caserma Villata.
L'esercito italiano continuò ad usare del vecchio Monastero secondo i suoi particolarissimi bisogni, aggiungendo tramezze, aprendo e chiudendo aperture, ovunque distendendo più e più mani di scialbo sulle immense pareti.
Ma i segni della antica opulenza erano davvero scomparsi: tramezzate le navate della grande biblioteca, ridotto a dormitorio il maestoso refettorio.
1943: i bombardamenti su Milano
Quando nell'agosto del 1943 i bombardamenti su Milano colpirono l'edificio, nonostante fosse già disposto il trasferimento della caserma nella Cittadella delle Milizie di Baggio, l'esercito ne era ancora ospite.
Per un paio d'anni, la Caserma Villata non esistette se non come cava di materiale; le intemperie si incaricarono di fare il resto. Le volte dei chiostri, delle gallerie e dei locali minori, rimaste senza protezione, andavano inzuppandosi di acque; il gelo ed il torrido sole procuravano frane e crolli; doveva riuscire persino pericoloso avventurarsi ad esplorare il vastissimo campo di muri smozzicati e ormai abbandonati alla più completa rovina.
Nasce il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica
Il 27 aprile 1947 al numero civico 17 di via S. Vittore viene esposto il cartello che annuncia la nascita del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica.
Tre mesi più tardi vengono deliberati i lavori che verranno realizzati in due lotti: il primo affidato all'impresa Cugini Cerutti destinato a bloccare il processo di decadimento e a mettere in sicurezza la fabbrica; il secondo affidato all'Impresa Giovanni Bertani che realizzerà il progetto dell'architetto Portaluppi di riconversione a museo.
MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI
Via San Vittore 21 - 20123 Milano
martedì - venerdì : 9.30 - 17.00
sabato - domenica : 9.30 - 18.30
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