Renato Guttuso al Complesso del Vittoriano da ottobre.
In occasione del 100° anniversario dalla nascita del pittore Renato Guttuso, Roma lo omaggia con una mostra al Complesso del Vittoriano dal 9 ottobre 2012 al 3 febbraio 2012.
Nella mostra saranno esposte cento opere dell’artista, scelti per rappresentare l’intero arco creativo del maestro siciliano.
Renato Guttuso visse per oltre cinquanta anni nella Capitale, con studio in Via Pompeo Magno, intessendo rapporti di amicizia e collaborazione con i più grandi maestri della nostra storia, da Moravia a Moore, Manzù, Treccani, Marino Mazzacurati, Toti Scialoja, poeti come Pasolini e Neruda, registi come Visconti.
Molte anche le opere dedicate alla città di Roma, vedute del Colosseo e dei Tetti di Via Leonina, le presenze misteriose nelle notti romane che mostrano una città più intensa e vibrante, indagando su l’aspetto più intenso e profondo, sociale, politico, ma anche religioso.
La figura femminile diventa dominante nella pittura come lo fu nella vita privata e fra i dipinti più grandi per mistura ricordiamo “Donne stanze paesaggi oggetti” del '67, oggi esposto alla galleria comunale di Bagheria, a Villa Cattolica, com'è importante la serie di dipinti in cui ritrae Marta Marzotto, musa ispiratrice e modella prediletta per lunghi anni.
Celebre è anche la serie delle Cartoline, un insieme di 37 disegni e tecniche miste (pubblicate dalla casa editrice Archinto nel volume Le Cartoline di Renato Guttuso) in cui l'artista magistralmente rappresenta i ricordi, i sentimenti, le emozioni, le fantasie e gli stati d'animo dell'uomo Guttuso verso la donna Marta Marzotto.
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Nel 1971 disegnò il drappellone del Palio di Siena del 16 agosto.
Nel 1972 dipinge I funerali di Togliatti, che diverrà opera-manifesto della pittura antifascista.
ORARIO
Nella mostra saranno esposte cento opere dell’artista, scelti per rappresentare l’intero arco creativo del maestro siciliano.
Renato Guttuso visse per oltre cinquanta anni nella Capitale, con studio in Via Pompeo Magno, intessendo rapporti di amicizia e collaborazione con i più grandi maestri della nostra storia, da Moravia a Moore, Manzù, Treccani, Marino Mazzacurati, Toti Scialoja, poeti come Pasolini e Neruda, registi come Visconti.
Molte anche le opere dedicate alla città di Roma, vedute del Colosseo e dei Tetti di Via Leonina, le presenze misteriose nelle notti romane che mostrano una città più intensa e vibrante, indagando su l’aspetto più intenso e profondo, sociale, politico, ma anche religioso.
La figura femminile diventa dominante nella pittura come lo fu nella vita privata e fra i dipinti più grandi per mistura ricordiamo “Donne stanze paesaggi oggetti” del '67, oggi esposto alla galleria comunale di Bagheria, a Villa Cattolica, com'è importante la serie di dipinti in cui ritrae Marta Marzotto, musa ispiratrice e modella prediletta per lunghi anni.
Celebre è anche la serie delle Cartoline, un insieme di 37 disegni e tecniche miste (pubblicate dalla casa editrice Archinto nel volume Le Cartoline di Renato Guttuso) in cui l'artista magistralmente rappresenta i ricordi, i sentimenti, le emozioni, le fantasie e gli stati d'animo dell'uomo Guttuso verso la donna Marta Marzotto.
Nel 1972 dipinge I funerali di Togliatti, che diverrà opera-manifesto della pittura antifascista.
ORARIO
aperto tutti i giorni dal lunedì al giovedì: 9.30-18.30;
il venerdì e il sabato 9.30-22.30;
Domenica 9.30-19.30
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